sabato 15 gennaio 2011

Misfits - Stagioni 1-2


Devo confessarlo: io le serie tv inglesi non le avevo mai considerate, prima d'ora.
Poi vado a scoprire che sono dei fottuti geni, i sudditi di Elisabetta.
Caustici, scorretti, brillanti, capaci di valorizzare le ristrettissime risorse a disposizione, facendo impallidire le megaproduzioni americane, e dannatamente divertenti.
Misfits è un piccolo capolavoro, insomma.
Una commedia nera (ma molto nera), con elementi sci-fi molto ben diluiti (al punto che arriverete a fottervene di eventuali incongruenze), condita dalle solite frecciate sociali (che sarebbe più corretto chiamare bombe a mano o granate all'acido fosforico, per la loro potenza) che lo humour britannico sbologna con la solita proverbiale nonchalance.
Del resto, non ci si può attendere un "politically correct" da 5 ragazzi condannati ai lavori socialmente utili.
C'è il nero, promessa mancata dell'atletica, col vizio della coca.
La figa disinibita erotomane in simbiosi col proprio cellulare.
La tamarra tettona con il gusto per i calci nelle palle.
L'asociale, sociopatico e nerd, ma ben risoluto quando si tratta di delinquere.
E poi c'è Nathan.
Difficile da descrivere, Nathan.
Immaginatevi il classico coglione (fonte di guai per sè e per chi gli sta intorno) la cui unica forma di eloquio è il sarcasmo. Violento, senza pudore, estremo e senza freni.
Un idolo.
Così, quando una tempesta conferisce ai suddetti disadattati (misfits, appunto) dei superpoteri, non ci sarà nessuna cheerleader da salvare, nessuna grande responsabilità, nessun omicidio da vendicare; solo tanti casini, a catena, da azzizzare nel modo più pulito possibile, senza far accorrere la polizia al centro sociale, fulcro delle prime due stagioni e "ideale" casa del gruppo.
13 episodi in tutto, per un piccolo masterpiece di sceneggiatura, senza fronzoli, veloce, dinamica ed elettrizzante, capace di inserire, tra una risata e l'altra, inaspettati elementi di riflessione.
Un cast da amare in maniera incondizionata, con Robert Sheehan e Iwan Rheon su tutti, grandiose colonne delle 2 anime dello show: comedy e sci-fi.
Una realizzazione ineccepibile, con una fotografia a livelli tali che in Italia forse troviamo solo nei film di Sorrentino. (altro che Carabinieri o Don Matteo..)
Ah e poi ci sarebbe la colonna sonora.
Qui tocca semplicemente inchinarsi, e riconoscere che gli inglesi ci sanno fare e basta, soprattutto nel coniugare suono e immagini (alcune scene sono veramente da brividi).
Dal punk ai grandi classici del rock passando per i Massive Attack e i Ramones, fino a chiudere (anzi aprire, dato che è la opening theme della serie) con il brano che il mio I-pod si sta stancando di riprodurre e che trovate qui sotto.
Vista in 4 giorni e sono già in astinenza per una terza stagione prevista per ottobre-novembre prossimi.
Credo stiano dando in questi giorni la prima stagione su SKY ma, credetemi, guardarla in italiano sarebbe un delitto.
C'mon wankers!

Voto 9

Ah già, vi dovevo una canzone.

The Rapture - Echoes


Nessun commento:

Posta un commento