domenica 15 agosto 2010

Ghost Town


Che bella che è la città deserta. Sceso per prendere giornale e caffè, nessuna macchina per strada, qualche vecchio mattiniero riunito a parlottare davanti al bar, le saracinesche dei negozi che più chiuse non si può, e il silenzio.
Mai così tanto silenzio a Palermo. Potere del Ferragosto. La gente scappa dalla città, la svuota, lasciandola in balia di sè stessa, quasi addormentata.
Come si evince dalla foto (ok, ho scelto il film peggiore tratto dal romanzo di Matheson, ne sono consapevole), amo questi scenari, quasi apocalittici, alla "Io sono Leggenda". Penso che la bellezza di questo tipo di panorama si trovi nel controsenso che rappresenta una città vuota: un, più o meno ordinato, insieme di palazzi, ville, grattacieli, palafitte e baracche (per gli esperti, "agglomerato urbano") finalizzato ad accogliere più gente possibile.
E' un discorso che si potrebbe applicare per tanti altri luoghi che assurgono a questa funzione: penso ai parchi di divertimento (immaginate Eurodisney vuota, con solo voi lì dentro), ai megacentri commmerciali che ormai spuntano dovunque e potrei continuare ancora; ma la città vuota è la città vuota. E' enorme, ed amplifica il tuo essere "ultimo uomo sulla Terra" (sempre per citare Matheson).
Lasciando perdere questi deliri da deprivazione di sonno e elevata alcolemia, quest'anno sono sfuggito al clichè del ferragostano falò in spiaggia (che mi ha sempre lasciato insonne, scazzato, annoiato, e in bianco, per giunta): comodamente a casa di amici è meglio, decisamente.
Non voglio pensare al fatto che tra un paio di giorni devo riprendere a studiare.
Angoscia.
Mi faccio un giro Palermo Palermo, và.




Update: in una città quasi disabitata, chi poteva interrompere il perfetto silenzio di stamane? Le scampanellate della chiesa qua vicino, ovviamente....

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