giovedì 26 agosto 2010

It's Still Their Job To Keep Punk Rock Elite


L'ultimo album dei NOFX che ho comprato è Wolves In Wolves' Clothing di un paio di anni fa.
Pessimo.
Da quel momento, ho deciso di metterci una pietra sopra e passare in maniera definitiva ad altro panorama musicale, salvo sporadici ascolti di quello che, vuoi o non vuoi, è il loro disco che sento più spesso, War On Errorism.

Poi a giugno circola la voce di un loro concerto a Palermo.
Prima reazione: "Se vabbè. Ma chi minchia glieli porta qua? Bufala del secolo."
Qualche giorno di voci, smentite, mezze conferme e annunci ufficiosi finquando la data 08/25/2010 Palermo-Biergarten fa capolino nel loro sito ufficiale.
Lì mi dico: "Ok, non sento un loro pezzo da almeno 2 anni, ma vengono sotto casa mia, cazzo; quasi potrei andarci a piedi se non fosse che dovrei attraversare l'autostrada. E chi se ne fotte se un paio di giorni prima suonano a Brescia e il biglietto costa 14 euro anzichè i 25 che sto sborsando."
E così ieri ero lì.
A cantare ogni singola strofa di questo pezzo della mia adolescenza sempre più lontana. Dei bei tempi in sala prove a suonare Linoleum, Bob, Stickin' In My Eye (ovviamente tutte in scaletta ieri) per poi uscire da quella stanza 3metrix2 sudato ma soddisfatto.
Gli stronzi iniziano sparatissimi con Dinosaurs Will Die mentre El Hefe si fa il giro del palco con la sua camminata da cocainomane sballato e i capelli blu di Fat Mike assecondano la testa che va avanti e indietro. Melvin è il solito urlatore schizzato col panzonello alcolico (che va via crescendo di dimensione) ed Erik Sandin (che è un colosso) picchia sulla batteria con la solita precisione e potenza. Da lì in poi è un susseguirsi di classici che hanno reso questo gruppo la punta di diamante del punk a livello mondiale.
Per fortuna, hanno ignorato quasi del tutto le recenti produzioni (segno che probabilmente neanche loro ne vanno matti), puntando sulle canzoni che tutti abbiamo cantato a squarciagola: dai 40 secondi di Murder The Government (Dio o chi per lui li abbia in gloria per averla messa in scaletta) ai ritmi reggaeton di Eat The Meek passando per The Brews, What's The Matter With Parents Today e Leave It Alone.
Nel mezzo, pause di libero sfogo del loro sfrenato umorismo caustico, con El Hefe particolarmente ferrato sull'argomento sesso (sa riprodurre la forma della vagina con la bocca, un mito) e Fat Mike che ci ha mandato a fanculo almeno 20 volte, promettendo di tornare tra 28 anni ("because I like this island...yes, I love......Sardinia!").
Non c'è stato il sold out come immaginavo (anzi, eravamo poco più di un migliaio, con almeno 900 biglietti invenduti), ma i presenti si sono fatti sentire tra pogo selvaggio, docce a base di birra e champagne (!!!) e "Fanculo bastardi!" e "Pezzi di merda" che volavano a tempesta.
Insomma, uno dei concerti più belli a cui abbia assistito, finora.
Scene che difficilmente si ripeteranno.
Del resto, l'adolescenza passa in fretta.
O magari tornano e mi fanno Champs Elysees, brutti figli di puttana.

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