domenica 26 settembre 2010

Popcorn: Inception



Mi è piaciuto così tanto che non so davvero spiegarvi perchè. Rende il sogno così incredibilmente meraviglioso da insinuarti lo stesso dubbio che tormenta il personaggio di Leonardo DiCaprio, su quale realtà sia meglio vivere. Il tutto evitando il rischio di scimmiottamenti a Matrix con il quale gioca assolutamente alla pari, se non addirittura in vantaggio, in virtù di un confezionamento che definire elegante è poco (fotografia, musiche di Hans Zimmer, cast e molto altro..). Nolan incastra sogni e subconsci con una precisione matematica, senza per questo soffocare la componente emotiva (incarnata in una divina Marion Cotillard), costruendo un ingranaggio senza difetti, lento ma progressivamente incalzante.
E in barba al 3D e alla sterile ipertecnologia di Avatar (che sacrifica l'aspetto narrativo in nome dello stupore), Inception prende davvero lo spettatore per mano e lo porta dentro il mondo che più di tutti sogniamo di esplorare: la nostra mente.
Che sia un ultramoderno hotel di lusso, una città allagata dalla pioggia, un bunker in mezzo alla neve, o una distesa di palazzi che si piegano su sè stessi.
Un congegno perfetto, ma perfettibile allo stesso tempo, dove ogni cambiamento è piegato al nostro volere, ad ogni nostro desiderio più intimo e recondito, sepolto nel mare di ricordi e informazioni che abbiamo accumulato fino a questo momento.
Una trottola che non si ferma mai.
Un sogno reale.


Voto 9

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