martedì 19 ottobre 2010

Occhiali Gialli E Blu



Ieri pare sia iniziato il Grande Fratello, dopo un'ideale passaggio di testimone con la versione dei minatori cileni. (l'ha detto il TG5, non io)
Massì, diamo in pasto al popolo italiota qualcos'altro su cui indirizzare la propria morbosità; la sola vicenda Scazzi copre tutto l'arco della giornata, tra tg e (presunte) trasmissioni di approfondimento, ma noi vogliamo di più.
Vogliamo tette, culi, sangue, cadaveri, la passera di Belen che quasi esce dallo schermo e quant'altro possa solleticare il nostro malizioso istinto voyeuristico.
Del programma di Fazio e Saviano bloccato per nonsisaquale motivo non ce ne frega un cazzo.
E poi, sappiamo che, per fortuna, in questo naufragar di immagini rubate, assedi di giornalisti ad abitazioni di indagati per omicidio, e fiorir di opinioni non richieste, c'è Massimo Giletti.
Lui sì che può indicarci la retta via. Verso una tv migliore, di qualità e di contenuti.
Ah e anche Klaus Davi, suo fedele compagno di viaggio. (per il quale vi invito a leggere e vedere qui)
Sapete, rispetto a Barbara D'Urso, L'Italia sul 2, La Vita In Diretta & co., trovo L'Arena ancora più disgustoso e irritante.
Sì, ok, la sigla con Vasco fa molto (già la pretesa di voler distinguere "buoni e cattivi" mi inquieta un po'), ma c'è anche dell'altro.
Con la spocchia di chi è superiore a un certo genere di televisione, Giletti sguazza nel torbido, nel trash e in tutto ciò che all'apparenza critica ma di cui sa di non poter fare a meno di parlare per racimolare ascolti.
In un trionfo di populismo, buonismo, superficialità e di spudorata ipocrisia, lo spettatore viene sbeffeggiato e imboccato.
Del resto, il cittadino medio è rappresentato anche in studio; da soggetti come questo, investiti da non so quale autorità, del ruolo di portavoce dell'opinione comune.
In nome del diritto di cronaca, si scava nel vissuto dei personaggi attualmente in auge (oggi tocca alla pazzesca famiglia Misseri), nella speranza di trovare elementi sempre più morbosi e di indubbio fascino sul pubblico catodico.
Si chiede agli ospiti in studio cosa ne pensano e se vogliono lanciarsi in interpretazioni. Così Eleonora Giorgi dice la sua (la preferivo nei film erotici anni '80, muta e nuda), Vittorio Sgarbi, tra una dormita e un sms al cellulare, lancia la solita sterile provocazione e la Senette tenta di dimostrare che fa la giornalista in tv solo perchè è brava e dice cose intelligenti e non perchè figa.
Intanto, il conduttore gongola nella speranza che al peggio non ci sia mai fine e che non sia stato detto ancora tutto sul fatto del momento; chissenefotte dello sciacallaggio mediatico su una persona che già è morta in modo terribile.
Perchè, credetemi, i recenti sviluppi delle indagini non possono far altro che far godere il circo ambulante di giornalisti, inviati e opinionisti dell'ultima ora, ansiosi di condividere con lo spettatore le notizie, i pettegolezzi, i particolari che tanto faticosamente hanno raccolto.
Come avvoltoi che volano intorno alla carogna abbandonata.
Pornografia della peggior specie.
Datemi Youporn in prima serata, allora.


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