giovedì 2 dicembre 2010

The Walking Dead 1x05: "Wildfire"


Dopo l'assalto del precedente episodio, il gruppo si trova a dover fare piazza pulita di Walkers e vittime con Daryl che propone un bel falò collettivo e Glenn che si oppone richiedendo una degna sepoltura per chi è morto per mano degli zombies. Toccante e per nulla patetica (merito di Laurie Holden) la veglia di Andrea sul corpo della martoriata sorella e il "Ti voglio bene" pronunciato due secondi prima che la rediviva Amy cercasse di morderla, salvo beccarsi una pallottola nel cranio. Non meno triste, e altrettanto ben reso, risulta l'abbandono di Jim, morso al torace durante l'assedio e ormai prossimo anch'egli alla trasformazione.
L'ottima prima parte dell'episodio è completata da un'escursione di Rick e Shane dove quest'ultimo libera per un attimo la rabbia repressa nei confronti del (presunto) migliore amico, quasi cedendo alla tentazione di sparargli di nascosto nel bosco.
Nella seconda parte, invece, l'attenzione si sposta su uno scienziato alle prese con la solitudine e gli effetti dell'alcol, unico abitante del centro del CDC, verso cui Rick e compagni sono diretti.
Per quanto questo nuovo personaggio appaia un po' bidimensionale, l'episodio scorre bene; meglio che in "Tell It To The Frogs", l'approfondimento psicologico dei superstiti risulta meno scontato e più carico di pathos. La già citata scena di Andrea ed Amy è finora uno dei momenti di maggiore splendore della serie, per l'impatto e l'enorme tristezza nel vedere i primi respiri ansimanti della sorella appena diventata un Walker.
A mio parere, miglior episodio insieme al pilot, finora: finalmente un'ottima combinazione di tecnica e pathos, un po' latitante fino a questo momento.
Aspettiamo il finale di stagione per una valutazione definitiva.



Voto 8

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