martedì 20 aprile 2010

Popcorn: Gamer


Non essendo possibile guardare sempre cose cervellotiche, ogni tanto è necessario staccare lo spinotto che alimenta quei pochi neuroni residui e affidare al solo testosterone la visione di ciò che il nostro Torrent di fiducia ci propina (NON sto parlando di porno in questo caso).
In un futuro non tanto lontano (diciamo quasi imminente), esistono dei videogiochi talmente realistici da farci prendere il controllo di persone in carne e ossa: con Society possono giocare, parlare, scopare nei modi più creativi e altri sobri intrattenimenti; con Slayers l'obiettivo è scannarsi a colpi di mitra e bombe a mano e, in questo, Gerard Butler è il più bravo.
Il deus ex machina di tutto ciò è una controfigura nettamente più figa di Bill Gates, tale Ken Castle, interpretato da Michael. C. Hall (per gli amici, Dexter) che si conferma attore con le contropalle anche fuori dal piccolo schermo.
E a proposito di piccolo schermo, si sprecano le "guest star" prestate dalla tv: Kyra Sedgwick di The Closer, Milo Ventimiglia di Heroes che dura più o meno 20 secondi e ha un ruolo al limite dell' imbarazzante, e poi qualche altro che sono sicuro di aver visto in alcuni episodi di X-Files (mi scoccia controllare IMDB).
Essendo un film sostanzialmente cazzaro, parlare ancora della trama sarebbe superfluo.
Certo, va detto che si sente puzza di occasione mancata perchè ai due registi (che io sostanzialmente sconosco), il background culturale per partorire qualcosa di più riflessivo non manca, come dimostrano le strizzate d'occhio a quei fanatici che hanno visto e rivisto Blade Runner (un paio di inquadrature IDENTICHE all'opera di Mastro Scott e una "copia" di Pris in Society), Matrix, Fuga da New York e tanta altra buona fantascienza.
Si è preferito prendere la strada delle botte da orbi lasciando allo spettatore il dubbio sulla posizione assunta dai 2 autori verso il tema trattato: finiremo con il cervello in pappa e questo è un male o sarebbe troppo figo giocare a videogame così concepiti?


Ai posteri l'ardua sentenza [cit.]


Voto 6+

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