venerdì 9 aprile 2010

Lost 6x11: "Happily Ever After"

E ci voleva Desmond per ravvivare un po' la situazione! Rispettando la tradizione che vuole tutti gli episodi Hume-centrici spettacolari, anche questo Happily Ever After non delude, riportando l'attenzione sulla questione fantascientifica "elettromagnetica" e abbandonando per il momento il versante più spiritistico e misticheggiante (?). Viene da chiedersi come faranno convergere le due componenti ma non è l'unica domanda che sorge spontanea dopo quest'episodio.
Intanto, per la gioia di tutti i nostalgici (me in primis), tutti i 42 minuti sono costellati di citazioni, rimandi al passato e revival eccellenti.
Per l'occasione, infatti, tornano Charlie, Faraday, Eloise, Penny nonchè il mitico Fisher Stevens (che ho preso in simpatia dopo aver visto Ultime dal Cielo, quando faceva l'amico sfigato del tipo che leggeva il giornale di domani) versione Minkowski-autista del Desmond del flash-sideway (che qui è un business man, verosimile scapolone puttaniere e braccio destro nientepopodimenoche di Charles Widmore con cui si scola pure quel McCutcheon che in passato gli era stato negato, in quanto indegno di berlo).
Al buon Desmondo viene affidato il compito di portare Charlie alla festa del figlio di Widmore cosicchè il bassista dei Drive Shaft possa duettare col Faraday ora pianista e non più fisico schizzato.
Niente di più facile se non fosse che Charlie
, mentre è in macchina con Desmond, decida di fare una piccola deviazione verso il mare di Los Angeles.
Così, il buon Hume, mentre tira fuori dall'auto sott'acqua MerrysenzaPipino, per un attimo, vede la scritta NOTPENNYSBOAT (che figata di scena).
Deja vu, eh?
Non siete i soli, tranquilli.

Tutto l'episodio è incentrato sulla dicotomia destino/libero arbitrio, che in questo personaggio convivono tra Penny (che romanticamente costituisce la Costante, cui inevitabilmente è legato e che scopre comunque di dover cercare) e la possibilità di restare in macchina a ubriacarsi di McCutcheon o andare allo stadio "incontrare per la prima volta" la fantomatica Penny Milton su suggerimento di Daniel. (non sono proprio il prototipo del romantico, ma l'incontro a parti invertite allo stadio è davvero emozionante)
L'elemento nuovo di quest'episodio (e che dà la tanto invocata accelerata alla trama) è la comparsa di crepe nella realtà del flash-sideway: sia Charlie che Faraday sono SICURI che quello non è "where we are supposed to be" e riescono a convincere lo stesso Desmond di questo, portandolo a chiedere la lista dei passeggeri dell'815 per contattarli.
Se fino a quest'episodio si era autorizzati a pensare che la realtà alternativa fosse un What If o che i fatti dell'Isola convergessero verso il flash-sideway, Happily Ever After rimescola un po' le carte in tavola e crea attesa per capire cosa si cela dietro la faccia inebetita di Dez a fine episodio (anche dopo l'intervento di Sayid) e quanto siano centrali gli avvenimenti che, finora, sembravano scollegati dall'Isola. Ultima nota: perchè Eloise è l'unica che sa SEMPRE tutto? (a proposito, menzione a Fionnula Flanagan che per me è la cattiveria fatta nonna dai tempi di The Others).


Voto 9


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