giovedì 4 agosto 2011

Popcorn: Super


Partendo dal presupposto che per chi vi scrive James Gunn è un mezzo genio, Super è un'altra variazione sul tema del supereroe improvvisato che alberga in ognuno di noi, dopo il divertente Kick-Ass di Matthew Vaughn.
E se il limone non sembra essere spremuto del tutto, il merito è del regista-sceneggiatore che partorisce una commedia nera (stavolta non c'è una base fumettistica), capace di alternare con folle maestria battute di basso/bassissimo livello (e ovviamente esilaranti) a momenti più drammatici e riflessivi.
Si ride parecchio mentre il timido Frank (un ottimo Rainn Wilson) decide di indossare i panni di Crimson Bolt e riconquistare la moglie (Liv Tyler, sempre strafiga), finita nelle grinfie di un eccentrico boss della mala, interpretato da un sempre più gigione Kevin Bacon.
Armato di una sola chiave inglese e ispirandosi alle gesta dell'esilarante Holy Avenger televisivo (Nathan Fillion, sei un genio), redentore di ragazzini interessati al sadomaso e ai video su Youporn, Frank inizia la sua lotta senza quartiere e senza pietà contro criminali, spacciatori, pedofili e furbi nelle code al cinema.
Merita, inoltre, una menzione speciale la divertentissima e logorroica Ellen Page, nel ruolo di una svitata commessa in fumetteria che istruisce il protagonista per poi affiancarlo come aiutante, nei panni di Boltie.
Al netto di un cast affiatato e azzeccatissimo, Gunn si conferma un geniale bastardo per come ti conduca sul suo ottovolante fatto di umorismo slapstick e risate fragorose, per poi sferrarti un micidiale e inatteso pugno allo stomaco così forte da lasciarti senza fiato.
Non contento, chiosa il tutto con un finale splendidamente poetico, capace di insinuarsi nella testa e nel cuore.
Straconsigliato.



Voto 8

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