giovedì 25 novembre 2010

The Walking Dead 1x04: "Vatos"


Premessa: dopo 4 puntate, mi sono accorto di amare l'opening di Bear McCrary, tesa e angosciosa al punto giusto.
Chiusa la parentesi musicale, per chi non lo sapesse, i vatos sono quei tamarri gangster latino-americani dal grilletto facile, ipertatuati, e con collane, i cui pendenti sfidano la legge di gravità.
Rick e compagni, ancora alla ricerca di Merle, si imbattono nella combriccola guidata da Guillermo, che ha messo gli occhi sulla borsa di armi che il protagonista aveva lasciato per le strade di Atlanta nel pilot. Tra scambi d'ostaggi, stalli alla messicana e fucili spianati, in una scena da WTF, irrompe una vecchietta portatrice di un colpo di scena che, in quanto a buonismo (davvero spaventoso, in questo caso), lascia esterrefatti. I vatos, infatti, non fanno i ganzi perchè è cool esserlo ma proteggono una comunità di anziani, abbandonati dal personale medico della casa di riposo in cui si sono rifugiati. Sancita la pace e risolta la disputa, la spedizione di salvataggio viene appiedata, verosimilmente da Merle, il quale (sempre verosimilmente, e con una mano sola) è diretto al campo degli altri superstiti a cercare vendetta. Nel frattempo, proprio al campo, Andrea e sua sorella Amy, in uno scenario quasi paradisiaco (che apre splendidamente l'episodio), si dilettano a pescare, salvo poi commuoversi ricordando come fosse stato il padre a insegnare loro l'arte della pesca.
E di solito, scene del genere sanno di elogio funebre per uno dei personaggi coinvolti... (chi ha detto Shannon in Lost?)
Intanto, un nuovo superstite (di cui mi è sfuggito il nome) dà di matto e comincia a scavare fosse, senza apparente motivo. Tentata la soluzione diplomatica, si cerca di farlo rinsavire legandolo ad un albero e raffreddandone i bollenti spiriti. Quando tutto sembra risolto, nel mezzo di un picnic serale, con tanto di citazioni di Faulkner, irrompono gli zombies che fanno piazza pulita di quasi tutti i personaggi secondari, compresa la povera Amy, in una scena tanto concitata quanto tesa e drammatica. Solo l'intervento di Rick e Daryl, arrivati di corsa al campo, riesce ad evitare lo sterminio di tutto il gruppo, lasciando Andrea disperata sul corpo della sorella. Si ritorna ai ritmi concitati del secondo episodio, ma qualche incongruenza qua e là si avverte: i vatos versione badanti effettivamente spiazzano, ma da questa serie mi aspettavo/aspetto più cattiveria che umanità; mi chiedo come Glenn, Rick, Daryl e T-Dog arrivino prima di Merle al campo, considerato che lui ha un furgone e loro sono a piedi: magari guidare con una mano sola è più difficile, o forse l'attacco degli zombi è stato orchestrato proprio dal Dixon incazzato, vedremo. Ho poi seri dubbi che un campeggio all'aperto sia il posto più sicuro per difendersi dai Walkers, e io avrei levato le tende molto prima di essere attaccato, ma tant'è.. In questi due episodi, comunque, emerge bene (anzi, mi sta quasi simpatico, và) l'altro fratello Dixon, Daryl, in grado di alternare opportunamente una cinica violenza ad un conveniente spirito collaborativo di gruppo. Mancano 2 episodi alla fine, e, al momento, la sensazione è di avere per le mani un prodotto che fa il suo compitino in maniera tecnicamente ineccepibile, ma con poco cuore.


Voto 7-

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