lunedì 13 giugno 2011

Popcorn: X-Men L'Inizio


Dopo 3 inizi fallimentari, salterò i preamboli: è forse il miglior film sugli X-Men, nonostante Hugh Jackman compaia solo 10 secondi in scena (ed è uno dei momenti più divertenti della pellicola).
Accantonati e rimossi dalla mente gli scempi di X-3 e del terribile Wolverine:Origins, Bryan Singer torna a supervisionare la produzione cercando di rimettere a fuoco una saga che con i 2 primi capitoli aveva più che convinto, pur senza incantare.
Merito al regista de I Soliti Sospetti per aver scelto gli ingredienti giusti:
-un ottimo Matthew Vaughn, che dopo Kick-Ass confeziona un film pieno di ritmo, senza far pesare i 132 minuti complessivi
-un cast ben assortito con McAvoy e Fassbender perfetti, sia da soli che in coppia, e un Kevin Bacon favolosamente a suo agio nel ruolo di villain.
-uno script vivace e ben calibrato tra introspezione psicologica (viene riesumato il vecchio caro tema dell'integrazione e dell'accettazione del diverso), atmosfere camp e scene action (che, a dispetto dei numerosi detrattori, mi sono sembrate ben realizzate)

Chi temeva che l'assenza di Wolverine avesse avuto il suo peso, beh, si goda la caccia di Magneto agli ex nazisti fuggiti in Argentina e si ricreda a tempo di record.
La sensazione è che l'eventuale trilogia che parte con questo film abbia al suo centro proprio il futuro leader della Confraternita dei Mutanti, esattamente come i primi 3 capitoli avevano in Wolverine il fulcro della vicenda.
E a guardare la performance di un Michael Fassbender ormai in rampa di lancio, c'è da ben sperare.
Ma dicevo, non si rimane incantati.
Dal mio punto di vista, il problema è che i difetti che ci sono (o almeno, quelli che ho trovato io) sono tutti concentrati su un unico personaggio, e per questo amplificati all'occhio dello spettatore.
Da avido lettore del fumetto, avevo aspettative (forse) esagerate sullo sviluppo di Emma Frost; e, come da regola, un hype pazzesco esiste solo per essere puntualmente smentito.
La Regina Bianca del Club Infernale è probabilmente il personaggio tratteggiato più superficialmente del lotto (se la batte con Angel); si intuisce che è una stronza manipolatrice, ma non è abbastanza, e il suo ruolo nella storia principale risulta piuttosto marginale, se paragonata alla controparte a nuvolette.
Aggiungete una resa in CGI della trasformazione in diamante un po' approssimativa ed una recitazione di una sempre figa
, ma tendente alla monoespressione, January Jones (la verità è che soffro dopo aver letto su Wikipedia che l'alternativa era Alice Eve), e avrete un quadro completo dei difetti di questo film.
Se poi in fatto di donne la pensate diversamente da me, X-Men: L'Inizio si può considerare tranquillamente (e insieme al secondo episodio) il miglior capitolo della saga dei figli dell'atomo.




Voto 7,5

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