lunedì 12 luglio 2010

Blue Spanish Sky



Sì sì, ok, avete vinto. Mobbastaperò.
Che poi, non capisco questa diffusissima filo-ispanicità che ho visto esplodere su Facebook a suon di "Vamos!" e "Olè!", dopo che c'hanno abbondantemente preso in giro per l'eliminazione nella fase a gironi.
Speravo in Robben solo davanti a Casillas ma non c'è stato nulla da fare: la Spagna era la squadra più forte di questo Mondiale. Tecnicamente superiore a tutte in ogni reparto, fastidiosamente brava nel possesso palla e più coesa come gruppo, per ovvi motivi (la formazione titolare è fatta quasi interamente da Barça e Real).
L'Olanda, fino all'espulsione di Heitinga, ha dignitosamente fronteggiato gli iberici soffocando il fraseggio dei centrocampisti avversari con un gioco concreto e più rude (con virate verso i tentati omicidi alla Van Bommel o alla De Jong), e con sporadiche illuminazioni di Sneijder per un Robben un po' troppo pasticcione.
Poi la classe di Iniesta, Xavi, Sergio Ramos e le sgroppate di Jesus Navas hanno fatto il resto.
Anche se ho letto ovunque di una brutta finale, a me non è dispiaciuta affatto da vedere. Aspettarsi un gioco spettacolare e a viso aperto da una partita che, per molti calciatori, è quella della vita mi sembra un po' fuori luogo.
Qui conta vincere, senza troppi fronzoli.
E gli olandesi c'hanno provato (e stavano quasi per riuscirci ). Onore a loro, onore agli spagnoli che, al momento, sono di un altro pianeta.
Per ora.


PS:
Migliore spagnolo in campo

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