venerdì 9 luglio 2010

Californication - Stagione 3



Ho sempre pensato che Californication fosse una serie da amare o odiare. Indubbiamente, non è un prodotto per tutti e, più di una volta, durante la visione di un qualsiasi episodio, può nascere il sospetto che non ci sia un plot vero e proprio se non un mucchio di pretesti per spingere il racconto oltre il limite del decente ma appena prima del porno.
Ecco, io ho amato la prima stagione.
Un comedy brillante e corrosivo con un protagonista grandioso (vera anima in pena di Bukowskiana memoria), comprimari spassosi e ben delineati, una colonna sonora perfetta, fighe da paura, episodi memorabili (1x08 "California Son", per me, è un piccolo capolavoro) e chi più ne ha più ne metta.
Ho odiato la seconda stagione.
Gli autori hanno mandato a puttane (mai termine più appropriato) quanto di buono avevano seminato nella prima, producendo un'accozzaglia di pseudo-gag a sfondo sessuale (alcune veramente insulse, roba che neanche Boldi e De Sica..) senza una vera trama portante per tutti e 12 gli episodi, e riducendo un personaggio così affascinante ad un povero cazzone con serie difficoltà a tenere l'uccello entro i limiti della proprio zip.
Ok, ho appena visto la terza stagione.
Mi è piaciuta.
L'ho trovata un riuscito mix degli elementi positivi delle 2 precedenti: Hank riacquista un certo spessore, la presenza non assidua del personaggio di Karen, paradossalmente, le concede maggiore incisività, il gusto per l'"estremo" viene ricondotto a dinamiche narrative più o meno plausibili, diventando raramente fine a sè stesso, e le sottotrame sono più che godibili: dall'adolescenza di Becca ai coniugi Runkle, passando per l'arrapatissima Sue Collini(una Kathleen Turner visibilmente sfatta con gli anni) e la rockstar maledetta Rick Springfield, as himself, che in America sarà pure famoso, ma confesso candidamente di non sapere chi sia.
Discorso a parte per il fattore gnocca, quest'anno veramente in quantità e qualità notevoli.
Basterebbe solo quella megafiga (ok, mi contengo) di Eva Amurri, ma aggiungerei anche Diane Farr , tra le gnappe da ricordare.
Certo, senza dimenticare la McElhone che, a mio parere, non è bellissima, ma ha un enorme fascino.
Finita questa rassegna di materiale da pugnette, va detto comunque che, oltre ad aggiungere sex appeal, le new entries portano dei personaggi interessanti e divertenti da vedere nell'interagire con Hank, specie la studentessa interpretata dalla figlia di Susan Sarandon.
Se da un lato è vero che i primi 2 episodi possano risultare abbastanza incolori, dall'altro, è innegabile che, introdotti i nuovi ingressi, la storia si fa più godibile e Californication riesce a regalare quei 30minutixepisodio di risate e svago per giovani-vecchi adulti.
Dovendo scegliere la puntata migliore, andrei decisamente sull'ultima "Mea Culpa", amaro contraltare all'esilarante "Comings & Goings" precedente, e promettente base per la quarta stagione prevista per settembre.


Voto 7,5

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